Come ben sapete il 30/05/2023 è stata firmata un ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale della vigilanza privata.
Ad oggi come sindacato, riteniamo che ciò che si è ottenuto è veramente irrisorio.
La cifra di 140 euro lorde di aumento così come verrà erogata non è soddisfacente, in quanto si andrebbe a regime tra 3 anni, calcolando che sono già passati quasi 8 di anni dalla sua scadenza, sarebbe veramente troppo poco.
Ci chiediamo se davvero valeva la pena di aspettare tanto, per ottenere 50 euro lordi mensili e 400 euro per una vacanza contrattuale di 8 anni.
Se lo chiedono in molti in queste ore, per cui riteniamo che le Organizzazioni firmatarie di questa ipotesi di accordo, si rendano conto del malumore generale dei lavoratori e non procedono alla firma, sulla base di assemblee che sappiamo bene tutti, che lasciano il tempo che trovano, sono eventualmente necessari dei referendum all’interno di tutte le aziende, allora si avrebbe un dato concreto e reale, altrimenti il malessere del settore è chiaro e ben percettibile a tutti, le assemblee sono un classico diversivo per non dare voce ai lavoratori.
A chi sostiene da parte sindacale, “o prendiamo questo contratto oppure bisogna iniziare le trattative da zero,” sarebbe consigliabile ripartire da zero a nostro avviso, con lotte serrate, invece di scioperi fatti a distanza di un anno l’uno dall’altro.
Se non si coglie oggi, il segnale che i lavoratori vogliono dare per il loro dissenso a questo CCNL, resta solo una ulteriore conferma di quanto le organizzazioni sindacali firmatarie, siano veramente lontani anni luce dalle problematiche reali dei lavoratori del settore della vigilanza e servizi fiduciari.
Il Segretario nazionale
Gianluca Mennuti