IL PASS VERDE
E’ fuori della realtà:
1) che il Green Pass obbligatorio si basi su un “ vaccino “ NON OBBLIGATORIO;
2) che il “ vaccino “ NON sia ancora autorizzato dall’ EMA;
3) che il protocollo delle cure durante i primi sintomi / positività del COVID NON siano ancora chiare;
4) che il “ vaccino “ seppur NON OBBLIGATORIO sia NECESSARIO per avere il GREEN PASS che è obbligatorio affinché vengano esercitati i DIRITTI FONDAMENTALI: libertà, lavoro, ecc.
5) Mentre i lavoratori che non si sono volontariamente sottoposti alla sperimentazione vaccinale, devono ogni 48/72 sottoporsi a tampone, considerando che lo stesso è uno strumento di sorveglianza sanitaria al pari dei DPI.
In conclusione, è utile ricordare come nel comparto della sicurezza pubblica e privata, il 50-60% degli operatori non risulta vaccinato volontariamente, al che, visto la delicatezza dei compiti affidati a questi particolari lavoratori, ci chiediamo, stante la libertà vaccinale, capo saldo costituzionale, se nel bel mezzo dei servizi espletati come pubblici ufficiali, i primi, come incaricati di pubblico servizio, i secondi, dovesse scadere il GreenPass, cosa dovrebbero fare gli operatori, interrompere le attività d’istituto, con tutte le conseguenze del caso, al fine di non violare il decreto verde?
Chiediamo al Governo di intervenire ritirando questa norma completamente inapplicabile e soprattutto discriminatoria.