Parecchie sono le segnalazioni pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale, così su indicazioni del Segretario Generale Gianluca Mennuti che, valutate le modalità e i contenuti delle deleghe sottoposte da parte di alcuni IVP, ed a mero titolo di esempio alle Guardie Giurate per il controllo degli accessi attraverso l’esibizione e la verifica del green pass, tale delega risulta essere illegittima ed infondata nella forma e nella sua modalità di esecuzione nella misura in cui, tale atto, dovrebbe, a nostro sommesso avviso, essere demandata ad un soggetto fisico e non rilasciato ad un ente/società, senza dimenticare i compiti istituzionali affidati alle Guardie Giurate, oggetto dei relativi titoli autorizzativi e qualificativi, legislativamente riconosciuti.
Nello specifico, le aziende committenti delegano gli Istituti di Vigilanza e le società di portierato, affidando loro tale controllo, per questo riteniamo dunque sia la Committenza a dover verificare il possesso del GreenPass, con sue figure apicali, oppure nella denegata ipotesi optare per l’affidamento del controllo alle Guardie Giurate, già incaricate di pubblico servizio, sicuramente qualificazione più indicata per l’esercizio di tale controllo, ma con incarico ad acta.
Al contrario, invece, la Committenza delega l’Istituto di Vigilanza, il quale, a ricaduta, nomina un proprio dipendente in palese violazione delle norme che regolamentano la privacy e la tutela dei dati personali.
Inoltre, in specifica relazione alle Guardie Giurate, tale compito nemmeno potrebbe essere lecitamente assolto nella misura in cui in base al DM 269/10 ed ai regolamenti delle Questure Competenti “è fatto divieto di impiegare Guardie Giurate in servizi non espressamente previsti dal D.M. 269/2010 e dai regolamenti della Questura”, senza voler scomodare norme di rango superiore, quali “Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza e Statuto dei Lavoratori, per questo motivo riteniamo che la Guardia Giurata, visto la funzione di Incaricato di Pubblico Servizio, possa sii provvedere a tale mansione, ma nelle more dell’ordine di servizio per il periodo di validità della normativa vigente in oggetto, questo al fine di garantire l’esercizio delle GPG-IPS impiegate in contesto di sicurezza sussidiaria e complementare, per non incorrere in omissioni di mansioni già affidate per dispositivi normativi.”
Questo perché, durante i ridetti controlli, le GPG sospendono il servizio a loro affidato e ciò ha preminenza soprattutto durante le varie attività come ad esempio:
antirapina, vigilanza su obbiettivi ritenuti sensibili, ecc.
Riteniamo dunque inammissibile che si prosegua all’utilizzo di dette figure destinate esclusivamente alla sorveglianza di beni mobili ed immobili da parte delle imprese.
Ecco allora che la segreteria nazionale ha interpellato il Ministro degli Interni e del Lavoro al fine che si faccia immediata chiarezza sulle Guardia Giurate e il compito di controllori di Green Pass.